Bisogna prevenire, controllare, contrastare, ma anche punire i comportamenti illegittimi che danneggiano i lavoratori pubblici onesti e i cittadini che pagano le tasse e vogliono servizi di qualità”, così Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp, ai microfoni di Radio24 commentando le inchieste giornalistiche sui dati anomali nell’utilizzo dei permessi di lavoro (legge 104) e delle inidoneità nel settore pubblico. Dati che emergono dall’ultimo rapporto annuale dell’Inps e da una ricerca Cergas Bocconi sulla sanità pubblica. Ricerca quest’ultima che – puntualizza Faverin – la stessa Cisl Fp ha contribuito a finanziare e realizzare proprio perché “mancano studi, analisi e benchmark che aiutino a eliminare anomalie inaccettabili: i dipendenti pubblici che lavorano con impegno hanno il diritto di essere tutelati anche nei confronti di chi fa il furbo. Esistono gli imboscati perché c’è il bosco che nessuno controlla.E per chi è onesto oltre il danno, la beffa di lavorare anche per chi non lo fa: con carichi di lavoro maggiori, turni più lunghi in corsia o in ufficio e organici che non si rinnovano”. Un tema questo, sottolinea il segretario della Cisl Fp, inserito nell’accordo governo-sindacati del 30 novembre 2016: controlli e responsabilizzazione dei dirigenti, ma anche innovazione organizzativa, trasparenza, prevenzione e partecipazione di lavoratori e cittadini dovranno entrare nei prossimi contratti di lavoro, “per contrastare assenze improprie e abusi e per dire dove le cose non vanno”.
“Pubblico e privato stesse regole e stesse opportunità” è la parola d’ordine rimarcata da Faverin. “Nella Pa bisogna organizzare meglio il lavoro, valorizzare e motivare le tante professionalità che vogliono lavorare bene per le persone, le imprese e le comunità. Ma anche punire chi non fa il suo dovere e chi non controlla. La Cisl Fp è dalla parte di chi vuol far funzionare meglio i servizi pubblici con competenza, impegno e onestà”.